

La natura salverà il mondo
Ogni animale ha la sua tana, ben costruita sulle esigenze della sua specie. Ogni individuo è un architetto che analizza l’ambiente, le sue peculiarità, esposizione alla luce, prossimità dell’acqua, lontananza dai pericoli, facile rifornimento di cibo, clima favorevole, spazi di movimento, integrazione con l’ambiente circostante, insomma tutte quelle caratteristiche che gli consentono di vivere, vivere al meglio.
L’uomo esula da tutti questi aspetti.
Il bosco è un incredibile agglomerato di dimore, una immensa metropoli abitativa, ovunque nel bosco c’è una casa, con i suoi occupanti, ci guardiamo attorno ma non ne abbiamo la percezione. Tutto e integrato nell’ambiente, nulla stride, non riusciamo a capire chi e che cosa abita il bosco.Poi sbuchiamo oltre una collina e lo spettacolo che si presenta ai nostri occhi è “un sovrapporsi geometrico di parallelepipedi e poliedri, spigoli e lati di case, di qua e di là, tetti, finestre, muri ciechi per servitù contigue con solo i finestrini smerigliati dei gabinetti uno sopra l’altro”, cosi lo definisce Calvino.
Un dialogo con l’antropologo Andrea Staid e la presentazione del suo ultimo libro “Dare forme al mondo”, che ci propone idee e suggerimenti con un design multinaturalista. Forse siamo ancora in tempo per rimediare al disastro che la nostra specie sta perpetrando.