Sussisa – Mercoledì 13 settembre ore 21,30 Anfiprato Confaunè

“Da quando si è messo in piedi sugli arti posteriori l’uomo non sa più riacquistare l’equilibrio”.

Questo pensiero di Stanislaw Lec è abbastanza significativo, mano a mano che l’uomo progrediva con il dominio sulla natura, la allontanava da se, soggiogandola e piegandola ai suoi desideri.

Ma tutto ha un limite ed oggi abbiamo varcato i confini del non ritorno, abbiamo sventrato la madre terra, prosciugato i suoi tesori, inariditi i suoi doni, resa strerile ma non inerme.

O natura o natura, vuole essere un percorso tra le voci di poeti, scrittori che hanno dedicato le loro parole alla Natura.

Come sempre attraverseremo varie epoche per renderci conto di quanto sia importante la salvaguardia della madre terra, scritti che si perdono nel tempo e pur sempre così attuali perché gli artisti sono sempre precursori del loro tempo, sono veggenti e occorrerebbe dargli ascolto.

Letture da Calvino, Fukuoka, Ceronetti, Giono, Kinsky, Thoreau.

Saremo in dialogo con l’antropologo e amico Andrea Staid che ci parlerà del suo ultimo libro Essere Natura proponendoci un possibile cambio di direzione per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. 

Musica per corno francese e scrosci d’acqua, John Cage sarebbe felice per il risultato

Rassegna Stampa

E adesso parliamone

Blog di Rosellina Mariani

Quando si ama la Natura la si ama nell’unico modo in cui si può amare: viscerale, profondo, assoluto.

E una ferita alla Natura è una ferita alla tua anima: una macchia d’olio in mare, una carta buttata in un prato, un fiore calpestato non per sbaglio, un’industria che inquina aria e cielo…..

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SUGGERIMENTI

 
ROMBO Ester Kinsky 
L’ENIGMA DEL LAGO ROSSO Westermann
L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI Jean Jono
LA RIVOLUZIONE DEL FILO DI PAGLIA Masanobu Fukuoca
NEL TEMPO VEGETALE Gian Luca Favetto
VITA NEI BOSCHI Henry David Thoreau
LA SPECULAZIONE EDILIZIA Italo Calvino
INSETTI SENZA FRONTIERE Guido Ceronetti
INFIAMMAZIONE Rupa Marya Raj Patel
CEDI LA STRADA AGLI ALBERI Franco Arminio
LA DONNA DEGLI ALBERI Lorenzo Marone
DA TE SOLO A TUTTO IL MONDO Jared Diamon
 
 
SUGGERIMENTI Musicali
 
RICHARD STRAUSS, 1 concerto 2 movimento
LAUDAZIO Bernard Krol
V SINFONIA Tchaikowsky
BETWEEN MUSIC Acquasonic
VOX BALENE George Cramboll
LACRIME DELLA NATURA Tan Dun

IL RACCONTO

 
O natura o natura, e la natura è stata la protagonista. 
Salita sul palco, si è espressa in modo magistrale, prima donna ammirata con stupore da pubblico e lettori.
Sì è andata così. Abbiamo evocato con i nostri canti colei che della manifestazione era l’intestataria, e nonostante un po’ di reverenziale timore iniziale è stata subito magia.
Un muro scuro di nubi si approssimava da sud, lievi bagliori nel cielo facevano presagire una imminente catastrofe atmosferica. Tra i lettori serpeggiava il dubbio sul da farsi, come sviluppare la serata. Smontare tutto velocemente fu la prima ipotesi. Intanto il pubblico prendeva posto nell’anfiprato, i primi goccioloni cominciarono a scendere e come funghi nacquero gli ombrelli.
Che fare, approntare un piccolo riparo per i lettori e il musicista, munirsi di due ombrelli per le postazioni microfoniche e dare il via ad una serata che resterà nel ricordo di molti.
Sotto un pioggia scrosciante con una lampada dalla calda luce, sufficiente a consentire le letture ha preso vita il nostro appuntamento siderale. 
Le stelle c’erano ma ben occultate da manti spessissimi di nubi che tra il grigio e il nero come grande fondale teatrale lasciavano sfuggire bagliori di luce azzurra intensissima, subito accompagnati da rombi, come un’esecuzione di immensi tamburi giapponesi.
E il pubblico lì. 
Seduti sotto i loro ripari di fortuna, ombrelli, giacche, teli e sacchi, in attento ascolto delle nostre parole.
Tutto attorno era acqua una tenda strasparente che immillava i temerari lampadari a gocce che caratterizzano i nostri eventi diffondendone la luce sulla cortina.
Andrea Staid ha affascinato ed interessato gli spettatori col racconto del suo libro”Essere natura” facendoci capire che possiamo ancora impegnarci a salvaguardare il mondo la natura e noi stessi con una cura che può renderci migliori.
L’esecuzione di Tiziano Robello al corno francese di brani di Ricard Strauss, 1 concerto 2 movimento, Laudazio di Bernard Krol e la V sinfonia Tchaikowsky, ha creato un incanto. Tiziano ha duettato con scrosci e lampi, con un risultato che avrebbe entusiasmato John Cage.
Quella che inizialmente ci era apparsa una serata di sconfitta si è rivelata unica con il sostegno di un affezionato pubblico di “temerari”
che non ha lasciato la sua postazione facendosi innondare di acqua e parole.